censis: Il controllo delle reti telematiche
Nell’ambito delle reti telematiche e mediatiche vi è stata nel nostro paese una considerevole moltiplicazione di soggetti negli ultimi anni:
- nella diffusione delle reti civiche, nel 1996 i comuni capoluogo on line erano il 30% del totale, nel 1999 il 63% e nel 2002 la telematica è stata adottata dal 100% dei comuni capoluogo, e oggi anche dall’86% dei comuni non capoluogo;
e qui ci siamo, financo il mio comune c’ha il sito internet, vabbè lasciamo stare che non abbiamo l’adsl o la copertura umts, però abbiamo un bel sito internet, proprio carino, in cui non posso pagare le tasse e non posso fare un sacco di altre cose (vuoi cambiare casa?). Sai com’è, qui mi avevano insegnato cose diverse da quelle che vedo.
- nello sviluppo di soluzioni open source, già nel 2002 la comunità italiana era, per numerosità, la quarta a livello mondiale subito dopo la Francia, la Germania e gli Stati Uniti;
open che? chiedete a quelli di http://softwarelibero.it/ che ne pensano …
- nella diffusione dei blog, dall’ultima indagine Technorati sull’universo dei blog (aprile 2007) viene confermato che l’italiano è la quarta lingua parlata a livello mondiale nei blog, ben lontana dopo il giapponese, l’inglese e il cinese ma decisamente più diffusa dello spagnolo, del russo, del francese e del tedesco.
che poi tra i blog in lingua italiana venga calcolato anche il mio è un altro paio di maniche, è la qualità di questi blog che mi lascia dubbioso. Dalle mie parti si dice; “Poco e bene, e se non è bene almeno sia poco”. Ad ogni modo, di fronte ai numeri non si discute, eppoi c’abbiamo vinto anche il mondiale, mica balle. Chapeau à les italiens.
Perché se l’Italia è forte di tante soggettualità tecnologiche e innovative i risultati in termini di sistema, di Paese, sono così modesti?
La percentuale di mercato per la banda larga detenuta da aziende monopoliste o ex monopoliste spesso è ancora abbastanza elevata, e in Italia è pari al 69%, subito dopo la Cina nella quale raggiunge l’83%, e prima di Spagna (al 55%) e Germania (al 51%). Dei quattro operatori di telefonia mobile, dove abbiamo un record mondiale di diffusione, tre sono saldamente in mano ad aziende che hanno la testa all’estero. L’UMTS ha fruttato molto allo Stato nell’asta per le concessioni, talmente tanto che i concessionari non hanno poi investito per realizzare il servizio.
non ti preoccupare, ce ne siamo accorti
Inoltre i dati Ocse al 2007 evidenziano come nella diffusione dell’ADSL l’Italia sia in ritardo rispetto agli altri Paesi e va diffondendosi soprattutto in ambito urbano.
complimenti all’Ocse per la perspicacia
Non è sufficiente, dunque, essere un popolo di inventori se non si completa il “network dell’innovazione” composto anche da chi fa trasferimento tecnologico (i transformers), da chi finanza l’innovazione (i financiers) e da chi fa da facilitatore ed elemento di connessione tra questi attori (i brokers).
certo che no, non è sufficiente essere inventori, bisogna essere anche poeti santi e navigatori
Anche [...] Censis. [n.d.b. sta parte tagliata era noiosa]
Ne hanno variamente parlato: Lupi Mauro, Blogosfere, Knowledge is power, Penne digitali, Cronachesorprese, Alfonso Fuggetta, Stefano Quintarelli, LaRepubblica.
Altri siti sicuramente da sfogliare: antidigitaldivide, assoli.