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Archive for July, 2007

C’è Fede e fede

Wednesday, July 11th, 2007

Fede fa chiudere il blog di Ricca.
Io tolgo Rete4 dalla memoria del telecomando.

Ne stanno parlando un po’ tutti (tra gli altri): mantellini, quintarelli e beppegrillo.

P.S. un motivo in più per avere il sito all’estero

La rai non si smentisce mai

Wednesday, July 11th, 2007

su giornalettismo c’è un’articolo interessante e ben documentato sull’ultima, vabbè chiamiamola gaffe, della rai  (www.rai.tv)

da notare come il nuovo “portalone” rai aiuti a diffondere la cultura e le belle arti anche sul web

rai e la cultura

(certo, quell’ “anche” è ironico)

[Auto]Promozione letteraria (mica mia si intende, di un tale che dice di essere scrittore)

Tuesday, July 10th, 2007

Tempo addietro avevo scritto un post abbastanza ironico sul come promuovere un libro in rete,  oggi vedo che qualcosa si muove. Ovviamente nessuno segue i miei inutili consigli ma questo tizio si da da fare per autopromuoversi ed ha ideato un bel contest per far conoscere un suo libro:

Regolamento del Concorso:

  1. Il partecipante deve scrivere come commento a questo post, un incipit di massimo 10 righe, per un racconto a tema libero;
  2. La giuria selezionatrice (cioè io, me medesimo, nonché me stesso!), raccoglierà i dieci migliori incipit e, tra questi, estrarrà a sorte il vincitore;
  3. Il vincitore avrà quindi diritto ad una copia di “La Spada”, che gli verrà recapitata gratuitamente al proprio domicilio postale;
  4. Se il vincitore avrà anche un racconto legato all’incipit selezionato, questo verrà pubblicato gratuitamente sul presente blog, con tanto di indicazione di autore e indirizzo di blog e/o sito di riferimento.
  5. Unico dovere del vincitore è quello di leggere il racconto e pubblicare sul proprio blog una recensione, buona o cattiva che sia, anzi… meglio se spietata e truculenta! :-)
  6. L’iscrizione al concorso è completamente gratuita.

onestamente preferivo le 74 birre (che non ho vinto) però devo dire che l’idea è carina, quindi, scrittori di incipit di terra e mare, unitevi e partecipate.

M.C.E.

Tuesday, July 10th, 2007

Maurits Cornelis Escher

Non ho ancora capito se si pronunci con il “ch” (più o meno esker) o con un suono più verso il “sh” (esher), resta il fatto che sia tra gli artisti che preferisco, e a dimostrarlo c’è anche un puzzle da 2mila pezzi appeso alla parete.

Non starò qui a raccontare le opere, lo stile, la biografia dell’artista, per quello c’è la Wikipedia.

Divertente invece notare come qualcuno, a mio giudizio non nel pieno delle capacità mentali, si sia preso la briga di riprodurre con i mattoncini della lego un’opera:

Relatività 1953

(work made by M.C.Escher, Relatività 1953)

Andrew Lipsom - Escher Relativity

(work made by Andrew Lipsom)

per non parlare delle cravatte (che puoi anche comprare):

eschercravatte.jpg

La mia opera preferita rimane comunque la cascata del ’61 (ma l’acqua sale o scende;)

Escher, Waterfall 1961

Approfondimenti:
Escher sulla wiki
Home page ufficiale di Escher
Galleria Virtuale del Gaunt dedicata a Maurits Cornelis Escher
World of Escher, dove comprare le splendide cravatte, i poster e altro

all’inizio volevo fare una critica costruttiva, poi è andata in vacca

Monday, July 9th, 2007

censis: Il controllo delle reti telematiche

Nell’ambito delle reti telematiche e mediatiche vi è stata nel nostro paese una considerevole moltiplicazione di soggetti negli ultimi anni:
- nella diffusione delle reti civiche, nel 1996 i comuni capoluogo on line erano il 30% del totale, nel 1999 il 63% e nel 2002 la telematica è stata adottata dal 100% dei comuni capoluogo, e oggi anche dall’86% dei comuni non capoluogo;

e qui ci siamo, financo il mio comune c’ha il sito internet, vabbè lasciamo stare che non abbiamo l’adsl o la copertura umts, però abbiamo un bel sito internet, proprio carino, in cui non posso pagare le tasse e non posso fare un sacco di altre cose (vuoi cambiare casa?). Sai com’è, qui mi avevano insegnato cose diverse da quelle che vedo.

- nello sviluppo di soluzioni open source, già nel 2002 la comunità italiana era, per numerosità, la quarta a livello mondiale subito dopo la Francia, la Germania e gli Stati Uniti;

open che? chiedete a quelli di http://softwarelibero.it/ che ne pensano …

- nella diffusione dei blog, dall’ultima indagine Technorati sull’universo dei blog (aprile 2007) viene confermato che l’italiano è la quarta lingua parlata a livello mondiale nei blog, ben lontana dopo il giapponese, l’inglese e il cinese ma decisamente più diffusa dello spagnolo, del russo, del francese e del tedesco.

che poi tra i blog in lingua italiana venga calcolato anche il mio è un altro paio di maniche, è la qualità di questi blog che mi lascia dubbioso. Dalle mie parti si dice; “Poco e bene, e se non è bene almeno sia poco”. Ad ogni modo, di fronte ai numeri non si discute, eppoi c’abbiamo vinto anche il mondiale, mica balle. Chapeau à les italiens.

Perché se l’Italia è forte di tante soggettualità tecnologiche e innovative i risultati in termini di sistema, di Paese, sono così modesti?
La percentuale di mercato per la banda larga detenuta da aziende monopoliste o ex monopoliste spesso è ancora abbastanza elevata, e in Italia è pari al 69%, subito dopo la Cina nella quale raggiunge l’83%, e prima di Spagna (al 55%) e Germania (al 51%). Dei quattro operatori di telefonia mobile, dove abbiamo un record mondiale di diffusione, tre sono saldamente in mano ad aziende che hanno la testa all’estero. L’UMTS ha fruttato molto allo Stato nell’asta per le concessioni, talmente tanto che i concessionari non hanno poi investito per realizzare il servizio.

non ti preoccupare, ce ne siamo accorti

Inoltre i dati Ocse al 2007 evidenziano come nella diffusione dell’ADSL l’Italia sia in ritardo rispetto agli altri Paesi e va diffondendosi soprattutto in ambito urbano.

complimenti all’Ocse per la perspicacia

Non è sufficiente, dunque, essere un popolo di inventori se non si completa il “network dell’innovazione” composto anche da chi fa trasferimento tecnologico (i transformers), da chi finanza l’innovazione (i financiers) e da chi fa da facilitatore ed elemento di connessione tra questi attori (i brokers).

certo che no, non è sufficiente essere inventori, bisogna essere anche poeti santi e navigatori

Anche [...] Censis. [n.d.b. sta parte tagliata era noiosa]

Ne hanno variamente parlato: Lupi Mauro, Blogosfere, Knowledge is power, Penne digitali, Cronachesorprese, Alfonso Fuggetta, Stefano Quintarelli, LaRepubblica.

Altri siti sicuramente da sfogliare: antidigitaldivide, assoli.

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