io dico che un pivello che scrive un libro, e si sà, in italia son più quelli che li scrivono di quelli che li leggono i libri, dicevamo, uno che scrive un libro (per uno intendo proprio te, giovane scrittore senza successo né editore), ecco, tu ad esempio potresti magari stampare la tua “opera” con un servizio a basso costo, anche con lulu, e poi autocomprarti una certa quantità di copie: metti 100.
Con queste 100 copie sottobraccio (mica tutte eh), diciamo un paio, potresti recarti nelle librerie più in centro che trovi, tipo la Feltrinelli che è sempre in centrissimo ma anche la Mondadori va bene, e, senza farti vedere dai commessi (questo è un aspetto chiave, fai attenzione!) infilare qualche copia del tuo libro nella classifica dei più venduti (ma non metterlo in prima posizione che ti scoprirebbero subito, l’8va posizione secondo me è migliore), oppure nel banchetto delle novità o tra i DVD porno, che lì tutti buttano un occhio.
E poi te ne vai.
Riesci a figurarti la faccia della commessa cui arriva un cliente che vuole comprare il tuo libro. Non ha il codice a barre quindi per fare scontrino deve accendere il cervello (e due che hanno letto il titolo del tuo libro li abbiamo già trovati). Non esiste neanche nel gestionale dell’azienda. Panico! Da dove cazzo salta fuori questo libro? Per fortuna tu, giovane scrittore senza successo né editore, hai stampato in terza di copertina il tuo sito web, il tuo indirizzo e il tuo numero di cellulare. Il resto vien da sé …
Se sei fortunato è anche un periodo dove non ci sono orsi polari che si accoppiano o cavalli impotenti, forse forse Studio Aperto si occuperà di te.
(la foto è di brungrrl)