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Lezioni di Friulano

<meta name="GENERATOR" content="OpenOffice.org 2.0 (Linux)" /><meta name="CREATED" content="20070119;2002500" /><meta name="CHANGED" content="20070119;2455100" /><br /> <style> <!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --> </style> <p><em><strong>Lezioni di Friulano #1</strong></em></p> <p><strong> Il “Porco dio”.</strong></p> <p>Sommario:</p> <p>1. Porco dio esortativo.</p> <p>2. Porco dio incazzativo.</p> <p>3. Porco dio come attributo.</p> <p>4. Il porco dio come “eccetera”.</p> <p>5. Il porco dio come “nulla”.</p> <p>6. Il porco dio per intercalare.</p> <p>Vorrei subito chiarire una questione. La parola “porco dio” in Friulano non può essere considerata una bestemmia altrimenti il 99% dei Friulani (fatto di donne, bambini, arzille vecchiette, ottuagenari più o meno sclerati) sarebbe destinato alle fiamme dell’inferno. Ora, considerata la religiosità del “popul furlan” e l’infinita intelligenza di Dio non credo che proferire il vocabolo in esame possa ritenersi peccaminoso.</p> <p>1. Porco dio esortativo. Viene posto all’inizio di una frase imperativa come rafforzativo di un esortazione a compiere un determinato gesto o azione. Il muratore friulano dirà al giovane aiutante che non collabora attivamente: -Porco dio! Dami chel marchjèl! Trad.: -Forza! Dammi quel martello.</p> <p>2. Porco dio incazzativo. A differenza del precedente viene posto alla fine della frase e perdendo la funzione sintattica assume unicamente una funzione semantica indicante collera e insoddisfazione. Sempre il muratore al giovane aiutante apprendista – Dami chel marchjèl, porco dio! Trad.:- Dammi quel martello, accipicchia!</p> <p>3. Porco dio come attributo. Prerogativa del friulano è l’uso del “porco dio” per indicare “persona per la quale non si nutre eccessiva simpatia”. Un tale si lamenta perché il vicino di casa non taglia da diverso tempo la siepe alta ormai più di 6 metri: – Chel porco dio mi lasse cresi la siepe (CISCJE ndr) e tal òrt i pomodòros patìsin! Trad.: -Quel cretino mi lascia crescere la siepe e nel mio orto i pomodori ne risentono. Anche riferita ad animali e oggetti: – Chel porco dio di cjan mi pisse ta salate! Trad.: – quello stupido di cane mi orina nell’insalata. Oppure il tale al vicino di casa camionista che spesso gli ostruisce l’ingresso con il suo camion parcheggiato sulla strada. – Ou, no tu puadarèsis tignì un pùc plui in su, chel porco dio di camion? Trad.: -Ehi, non potresti parcheggiare un po’ più in là quel camion, per cortesia?</p> <p>4. Il porco dio come “eccetera”. Un’altra peculiarità del Friulano è l’uso del “porco dio” in vece di eccetera. In questo caso è più frequente la variante “porcodidio” perché conferisce alla frase maggiore ritmicità. Un tale si lamenta perché dopo tante analisi cliniche il suo medico non ha ancora capito l’origine dei suoi disturbi: – O’ai faat la gastroscopìe, l’analisi dal sanc e da urìnis, la colonscopie, i ragjos, le tac, e ‘l porcodidio… e chel cjastron (per non ripetere porco dio!) non ‘a capit se ca pol jessi. Trad.: Ho fatto la gastroscopia, l’analisi del sangue e delle urine, la colonscopia, i raggi, la TAC, eccetera… e quell’impedito non ha capito di cosa si tratta! (si provi a ripetere la frase con il porco dio standard e si vedrà che la perdita di una sillaba toglie ritmo al citato elenco)</p> <p>5. Il porco dio come nulla. – No soj rivat a fa’ un porco dio. Trad.: non sono riuscito a combinare nulla</p> <p>6. Il porco dio per intercalare come insomma, quindi, ma,… Più raro, usato comunemente dai bestemmiatori incalliti. Difficile da rendere per iscritto.</p> <p><em><strong>Lezioni di Friulano #2:</strong></em></p> <p>Sommario:</p> <p>1.Il fatalismo</p> <p>2.Le bestemmie</p> <p>3.L’Orcodio</p> <p>4.Una precisazione di carattere fonetico</p> <p>Continua il viaggio de “Il Piccolo Cinico” nella lingua friulana. L’intento è quello di evidenziarne (come nella trattazione del Porco dio) aspetti che difficilmente trovereste nei libri di grammatica, fonetica e filologia.</p> <p>1.Il Fatalismo</p> <p>E’ praticamente impossibile imparare la lingua friulana senza prima studiare la psicologia di questo popolo. Sopratutto è importante quando si parla il friulano “essere friulano”. Caratteristica fondamentale del tipico friulano è il fatalismo. Mai dovrete in presenza di friulani manifestare ottimismo, fiducia, speranza in qualche cosa. Vi guarderebbero subito con sospetto o verreste derisi e sbeffeggiati. Ora “essere Friulani” senza essere nati tali è molto difficile quindi nel caso vi troviate in mezzo ad un gruppo di friulani e voleste essere accettati da loro ecco alcune frasi che vi aiuteranno in questa ardua impresa. Immaginiamo di trovarci ad un banchetto che ne so, di un matrimonio di un vostro parente e per sbaglio siete finiti in mezzo alla parte friulana del parentado. Cosa dovete dire? Come dovete comportarvi?</p> <p><em>Il tempo (atmosferico)</em>. E’ uno degli argomenti prediletti dai friulani. Popolo per lo più contadino (o comunque di origini contadine) segue con particolare interesse l’evolvere della situazione meteorologica. Quindi nel caso fortuito in cui dovesse iniziare a piovere (bastano due gocce!) dovrete dire (possibilmente a voce alta, bocca piena di cibo e battendo con vigore il pugno sul tavolo facendo sobbalzare tutte le stoviglie): ( @ sta per una bestemmia qualsiasi) @ , masse ploe chist an! Il vin nol fas gradasiòn! (tr. troppa pioggia quest’anno, il vino non acquisterà un sufficiente tasso alcolico!) Se pronuncerete questa frase verrete accolti da un coro di consensi. Più di qualcuno puntandovi col dito pronuncerà questo tipico climax: Bèn dìte! Buine sunàde! Bèn cjantàde! Dopo un po’ se siete fortunati smetterà di piovere. A quel punto voi esordirete con: @, màse sèc chist an! Dùte la blave in corhe! (tr. troppa siccità quest’anno! Tutto il granturco è ammalato) E riceverete un altro coro di applausi, fischi, pugni sul tavolo e di “Bèn dìte! Buine sunàde! Bèn cjantàde!” Infine se proprio volete essere osannati e portati in trionfo (anche se non centra nulla col discorso) enunciate: @, tànt tribulàsi par quàtri panòlis! (tr. quanta fatica per quattro pannocchie!)</p> <p><em>L’attualità.</em> Ad un certo punto con buona probabilità il discorso verterà sui fatti di attualità. In questa epoca di disintossicazioni alimentari, mucche pazze, acqua con diossina e altro il pessimismo friulano ha raggiunto i massimi livelli. Quindi: Se parleranno di falde acquifere inquinate, diossina negli acquedotti e simili dovrete dire ad uno qualsiasi dei commensali: Bèf aga (AGHE ndr) tu! (tr. Bevi acqua te!-nel senso di “e vedrai cosa ti aspetta”). In caso invece di mucca pazza e carni avariate: Mangje cjàr tu! (tr. Mangia carne te! E poi vedi…) La persona che avete indicato risponderà in uno dei seguenti modi: -Propite! (proprio!) -Vere che! (questo è vero!) -A me mi dìtu? (a me lo dici?) -Sigùr, cir (PO’ ndr)! (sicuro!) Tralascio il caso di discorsi sulla politica in quanto il friulano non differisce molto dalle altre etnie in quanto a insofferenza, delusione e disfattismo.</p> <p>2. Bestemmie più frequenti, da usare senza parsimonia durante la conversazione (in verità in friulano Dio si dice “Diu” ma nelle bestemmie diventa Dio come in italiano) Dio Madòne (Dio Madonna), porco Dio (porco Dio), Dio porco (Dioporco), Dio purcìt (Dio porco), Dio gjat (Dio gatto), Diocanaje (Dio canaglia), Diocàncar (Dio cancro), Dioimpestàt (Dio appestato), Diocarògne (Dio carogna), Diobastart (Dio bastardo), Dio plevan (Dio prete), Dio vèscul (Dio vescovo), Dio bèstie (Dio animale), Diocane (anche se in friulano si dovrebbe dire cjan), Dioputane (puttana dio) Diochèlporco (Dio quel porco), Dio scròve (Dio troia), DiodalDio (Dio di Dio , esclusiva del friulano credo!) Alcuni ottengono altre e più complesse combinazioni. Una volta ho sentito il muratore che faceva lavori di ristrutturazione a casa mia dire (ignoro il motivo della sua ira): Dioputanescroveimpestade!</p> <p>3. L’ “Orcodio!”</p> <p>Un discorso a parte merita questa imprecazione di uso molto frequente. Pronunciato normalmente assume un significato analogo al porco dio esortativo, incazzativo. Se invece viene “cantato” seguendo le note del pentagramma indica stupore o disappunto. Analoghi italiani potrebbero essere: “bella questa”, “questa poi”, “oh, ma guarda!”. Si badi però a rispettare la frequenza e la durata delle sillabe. In caso contrario si rischia di essere fraintesi!</p> <p>4. Una precisazione di carattere fonetico.</p> <p>Le consonanti affricate palatali friulane. Come si pronunciano “Cj” e “Gj” ? In italiano, come forse già vi è noto, le lettere “C” e “G” possono indicare i seguenti fonemi: C come cane, pacato, calamaro consonante esplosiva sorda velare C come faccia, doccia, ciano consonante affricata sorda palatoalveolare G come gallo,ruga, consonante esplosiva sonora velare G come formaggio, giada, maggio consonante affricata sonora alatoalveolare In alcune zone del Friuli (come Manzano, Cividale e Percoto) le consonanti affricate (sorda e sonora) da palatoalveolari divengono palatali (cioè la lingua invece di aderire con la punta agli alveoli dentari degli incisivi, viene tenuta più indietro ed entra in contatto con il solo palato). Per evidenziare questa particolarità i due fonemi vengono trascritti con “cj” e “gj”. Quindi per pronunciare “cjase” (casa) dovete premere la parte centrale della lingua contro il palato senza toccare gli alveoli degli incisivi ed emettere la parola ciase. Ovviamente la lingua va liberata dopo la pronuncia della sillaba “cia”. Sottolineo che non è “chiase” cioè la consonante esplosiva sorda velare come si sarebbe portati a credere dopo un primo e non attento ascolto.</p> </div> </div> <h2 id="comments">9 Risposte <a href="index.html#postcomment" title="Leave a comment">»</a> </h2> <br /> <h3 id="comments">da vicino</h3> <ol id="commentlist"> <li class="" id="comment-2"> <strong>Orcodio</strong> <small class="commentmetadata"><a href="index.html#comment-2" title="">February 8th, 2007 at 12:50 pm</a> </small> <p>Senza ironia,<br /> eterna stima e massima ammirazione per il popolo Friulano!</p> </li> <li class="" id="comment-5"> <strong><a href='http://maraveis.splinder.com' rel='external nofollow' class='url'>Uddina</a></strong> <small class="commentmetadata"><a href="index.html#comment-5" title="">February 14th, 2007 at 11:18 am</a> </small> <p>Io DEVO avere questo post sul mio blog: te lo rubo (naturalmente linkandoti)! Spero non ti dispiaccia.</p> </li> <li class="" id="comment-7"> <img src="http://static.technorati.com/progimages/photo.jpg?uid=415241" HEIGHT=25 WIDHT=25 alt="Blog Admin" /> <strong><a href='../../index.html' rel='external nofollow' class='url'>dat</a></strong> <small class="commentmetadata"><a href="index.html#comment-7" title="">February 15th, 2007 at 3:03 am</a> </small> <p>No anzi a mi fas plasè …</p> </li> <li class="" id="comment-8"> <strong><a href='http://damaindaco.splinder.com' rel='external nofollow' class='url'>Dama Indaco</a></strong> <small class="commentmetadata"><a href="index.html#comment-8" title="">February 15th, 2007 at 11:51 pm</a> </small> <p>Concordo con Uddina, e da friulana emigrata ti devo dire che mi hai fatto venire le lacrime agli occhi!…e come dice Marco Paolini, “in friulano, se togli la bestemmia, CADE LA SINTASSI!”</p> </li> <li class="" id="comment-9"> <strong><a href='http://damaindaco.splinder.com' rel='external nofollow' class='url'>Dama Indaco</a></strong> <small class="commentmetadata"><a href="index.html#comment-9" title="">February 16th, 2007 at 12:37 am</a> </small> <p>Segnalo anche il mitico “Dio poi”, espressione intraducibile che ha fatto strabuzzare più di un non-friulano…</p> </li> <li class="" id="comment-999"> <strong>Gigi</strong> <small class="commentmetadata"><a href="index.html#comment-999" title="">October 2nd, 2007 at 12:23 am</a> </small> <p>Hai dimenticato una cosa fondamentale….<br /> Quando sei incazzato ma molto molto devi esordire con:<br /> DIO BESTIAME</p> </li> <li class="" id="comment-1731"> <strong>Pieri</strong> <small class="commentmetadata"><a href="index.html#comment-1731" title="">January 11th, 2008 at 6:25 pm</a> </small> <p>E manca soprattutto il Diobòe.<br /> Fra le seconde linee il Diomùl ed espressioni come ‘Brute le madone’ o ‘Brùt el Signor’</p> </li> <li class="" id="comment-2257"> <strong>Stiefin</strong> <small class="commentmetadata"><a href="index.html#comment-2257" title="">July 18th, 2008 at 3:48 pm</a> </small> <p>marginalmente aggiungerei il “puarce madone”</p> </li> <li class="" id="comment-3527"> <strong>Roby</strong> <small class="commentmetadata"><a href="index.html#comment-3527" title="">June 25th, 2010 at 3:55 pm</a> </small> <p>sono d’accordo un bestemmione fa sempre bene: il porco dio poi suona sempre bene in qualsiasi circostanza</p> <p>e vai</p> </li> </ol> <p><a href='../feed/index.html'><abbr title="Really Simple Syndication">RSS</abbr> feed for comments on this post.</a> <a href="index.html" rel="trackback">TrackBack <abbr title="Uniform Resource Identifier">URI</abbr></a> </p> <h2 id="postcomment">Qui puoi lasciare un commento, non che ci tenga nè che mi interessi la tua opinione. 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