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Monday, 12 May 2008

Samsung: stai riguadagnando terreno, +1

Devo dire la verità, non me l’aspettavo proprio. Non mi aspettavo che, dopo le mie esternazioni riguardo il servizio clienti della Samsung, qualcuno se ne interessasse. Non qui. Non su questo piccolo blog che non contiene quasi nulla di interessante.

Mi ha fatto piacere sia scoprire che io, in quanto potenziale cliente, sono comunque tenuto in considerazione, e questo non me l’aspettavo proprio, in fin dei conti “potrei” essere uno dei tanti rimbambiti che riempiono il web di immondizia, potrei … già … potrei ;) .  Ancor di più mi ha fatto piacere il tono della comunicazione, pacato e propositivo (spero solo che dietro alla facciata bonaria non si nasconda una denuncia per diffamazione ;) .

Ora, non sono così ingenuo dal crede che cambierà “realmente” qualcosa, però, cosa devo dire, mi ha fatto piacere.

Saturday, 10 May 2008

Della ormai infallibilità retorica del Papa Ratzinger. Amen.

“Se l’esercizio della sessualita’ si trasforma in una droga che vuole assoggettare il partner ai propri desideri e interessi, senza rispettare i tempi della persona amata, allora cio’ che si deve difendere non e’ piu’ solo il vero concetto dell’amore, ma in primo luogo la dignita’ della persona stessa.”  (Papa Ratzinger, 10-05-2008, AGI)

Parole sante:

Quattro anni di reclusione per atti sessuali con minorenni: ad essere condannato è stato un sacerdote romano di 49 anni. Ha abusato di due bambine di 10 anni durante le confessioni, quando approfittando di essere “padre spirituale” delle ragazzine che frequentavano il corso di catechismo nella parrocchia Santa Rosa da Viterbo, nel quartiere di Tor di Quinto, avrebbe più volte abbracciato e baciato le due bambine dopo averle condotte nei locali della sagrestia e nel suo appartamento parrocchiale. Gli abusi, secondo l’accusa, si sarebbero prolungati fino alla primavera della scorso anno. (Roma, 09-05-2008, ilMessaggero)

Ma poi mi chiedo, quante volte avrà scopato, il Papa, nella sua vita? E quello che è più interessante, l’avrà fatto con uomini, con donne, con animali, con suore, con il crocefisso o con tutte queste cose assieme? Misteri della fede.

(post ispirato dalla piacevole lettura di http://estinzione.ilcannocchiale.it/post/1901681.html)

Linux. No, non guardarmi con quegli occhi smarriti.

Raccolgo in questo piccolo post-compendio alcune perle di saggezza dei commessi informatici di alcune delle più note (e anche meno note) catene di negozi in merito al tema: “Portatili e Linux. Dimmi che stai scherzando?

Le premesse alla storia le trovi in questo post. Mi preme sottolineare come la mia richiesta sia stata la medesima in tutti i negozi:

Salve, vorrei un portatile di dimensioni ridotte (schermo da 12″ o 13″), di prezzo non superiore ai 1.000€ con il vincolo che supporti Linux.

Ecco quello che ho ottenuto:

TRONY

Il tizio mi guarda spaesato, farfuglia qualcosa, si mette a pensare.

Commesso – Si, no, questo è un problema noi abbiamo solo portatili con Windows, dovresti chiedere all’assistenza se ti installano Linux.

Io – Ma guarda che Linux me lo installo io.

C – Ahh, beh allora abbiamo questo, questo e quest’altro modello.

Io – Bello l’HP Pavillion TX da 999€. Supporta Linux? Nel caso lo compro.

C – Eh, non so, dovresti vedere in internet se trovi la guida di installazione.

Io – Guardacaso ho qui un DVD con la Ubuntu 7.10, possiamo provare a vedere se funziona con il portatile.

Sguardo atterrito del commesso. Panico.

C – Ma come? cosa? Non credo si possa.

Io – E’ un cd live, non installa niente sul disco. Siccome il portatile è già acceso in esposizione si sta un secondo a capire se funziona o no.

C – Uhm, ma facciamo in fretta che non ci vedano.

Mette il DVD della ubuntu nel lettore dvd. Fissa lo schermo. Continua a fissare lo schermo.

Io – Bisognerebbe riavviare la macchina.

C – E no ma vedi, se si rompe, se succede qualcosa? Vado a parlare con il caporeparto.

C – Mi dispiace, non si può. Sai, se succede qualcosa, se si rompe, non possiamo rischiare.

Io – Grazie, arrivederci.

EUROJAPAN (raccolta non in forma di dialogo ma più in forma di massime, tipo Confucio)

C – Impossibile! Portatili con schemo da 12″ o 13″ per meno di 1000€ non esistono. (Il commesso guarda sul listino e ne trova almeno 5)

C – Tutti i portatili costruiti per essere compatibili con Windows XP sono compatibili con Linux, hai problemi solo con i portatili costruiti per Vista. (cazzata numero 1, non si vede per quale strano motivo dovrebbe sussistere una tale circostanza visto che i due sistemi, linux e windows, sono differenti)

C – Anche io uso linux. A chi mi chiede installo sempre la Suse che è sviluppata dalla IBM. (cazzata numero 2, o forse qui mi ricordo male io, ma non mi pareva che la Novell sia stata acquistata da IBM)

C – La Suse non usa il kernel linux, usa il kernel Unix. (?!?)

A questo punto si ricorda di un Samsung Q45 che ha sotto il tavolo. A me andrebbe anche bene se non sapessi che i Samsung non funzionano con Linux. Devo dire che molto gentilmente il commesso si offre di provare il mio DVD della Ubuntu 7.10 sul portatile.

C – Questo portatile sicuramente funziona con linux. Vedi, adesso fa il boot e parte il sistema.

Il “boot e parte il sistema” dura circa 15 minuti. Fermo e piantato nello stesso punto.

Io – Secondo me è piantato.

C – Deve essere il DVD difettoso. Proviamo con uno mio (Ubuntu 7.04), adesso dovrebbe andare senza problemi. Vedi, già la schermata di avvio è diversa (l’immagine era più schiacciata n.d.r.), vuol dire che ha riconosciuto il portatile.

Il “vuol dire che ha riconosciuto il portatile” dura circa 15 minuti. Fermo e piantato nello stesso punto.

Io – Intanto si potrebbe vedere sul sito linux-laptop.net se qualcuno è riuscito a farlo funzionare … Vedi, qui dice “Nothing worked for me, so I had to surrender!  I gave this laptop back to trader.” e anche “KUbuntu 7.04 Feisty Fawn stops with kernel panic, before starting the installation.”.

C – Si ma la KUbuntu è diversa dalla Ubuntu.

Io – Si fattostà che, comunque, l’ACPI non viene riconosciuto.

C – Adesso vediamo. Riavvia il pc. Il boot si ferma proprio sul riconoscimento dell’ACPI. Vedi, adesso sta riconoscendo l’ACPI, se prende quello allora il portatile funziona sicuramente.

Ovviamente l’ACPI non è mai stato riconosciuto e, non volendo rompere l’incantesimo con un acpi=off come opzione al boot, saluto e me ne vado.

TRONY (diverso da quello di prima, ma quanti cavolo di TRONY ci sono in giro?)

Io – Si può richiedere il rimborso di Windows?

C – Si ma non ti conviene, la licenza Windows costa 28 dollari. Fai tanto lavoro per avere indietro meno di 30 euro.

In realtà la licenza Windows OEM costa circa 97 euro a cui vanno aggiunti eventualmente altri 90 euro per la licenza Works. Sinceramente, per 180 euro, il tempo per scrivere una raccomandata lo avrei anche trovato.

INFINE

Siccome il portatile mi serve, alla fine mi sono comprato un Dell direttamente dal sito ufficiale. Ho apprezzato molto il non dover interagire con un commesso in carne ed ossa ma solo con un server web. I vantaggi però finiscono qui: la Dell, come tutti gli altri, ti costringe a pagare i 90 euro di tassa Microsoft. Alla salute, Bill Gates.

Saturday, 03 May 2008

Samsung: quante volte ti devo sbattere la testa contro il muro perché tu prenda i miei soldi?

Non mi ricordo dove ho sentito la frase del titolo, forse su minimarketing, però calza. Calza con il mio tentativo (fallimentare) di comprare un portatile Samsung.

L’incipit della storia è molto semplice: la scorsa settimana volevo acquistare un portatile e, gironzolando per gli scaffali di un negozio, ho visto un Samsung Q70 da 900 euro. Io, per il mio lavoro, non uso windows ma solo linux (e dovresti farlo anche tu). Il ragazzo-commesso non sapeva dirmi il grado di compatibilità dell’hardware con il mio OS preferito, vien da sé che mi sono messo alla ricerca di informazioni in rete, non prima di aver scritto direttamente al supporto Samsung.

Cosa atipica per i miei standard, la mail che ho inviato era piuttosto educata:

Salve,
sarei propenso all’acquisto del vostro notebook Q70 AV01 e, pur sapendo che Samsung consiglia Windows Vista, per motivi lavorativi (che quindi avranno grande peso sulla decisione finale) avrei necessita’ di installare il sistema operativo Linux. Per caso siete a conoscenza del livello di compatibilita’ dei vari componenti?
Saluti,
dat

la risposta, tutto sommato rapida, mi ha lasciato in uno stato tra il basito ed il divertito:

Attenzione: questa e-mail è stata inviata da un sistema automatico. La
risposta con il tasto INVIA del Vs. sistema di posta elettronica non
permette di raggiungere il Ns. Servizio Clienti. Qualora vogliate
ulteriori informazioni Vi invitiamo a contattarci dal Ns. sito internet
www.samsung.it

Gentile Cliente,
Benvenuto nel Servizio Clienti Samsung

In merito alla Sua gentile richiesta, La informiamo che il notebook Q70 AV01 non è compatibile con il sistema operativo Linux.

La ringraziamo per averci contattato e La informiamo che siamo a Sua completa disposizione e con l’occasione porgiamo

________________________________________

Cordiali Saluti

Servizio Clienti Samsung

Non sono un esperto di marketing pero’ almeno due errori di comunicazione li trovo al volo:

  1. non permettere una semplice comunicazione diretta (tramite ticket) è un errore;
  2. non proporre, già nella mail, prodotti alternativi compatibili con linux (magari anche un po’ datati) è un altro errore!

Se poi vogliamo parafrasare la mail dell’assistenza suona più o meno così:

Già ci hai rotto il cazzo con la prima mail, evitane una seconda. Per chiedere cosa poi? Linux? Ma linux che?!? Fanculo!”

Non sono un esperto psicologo però posso dirti una cosa: non comprerò mai una portatile Samsung, e ci mancherebbe altro.

Rimane comunque il problema di scegliere un portatile. Chissà se riesco a trovare qualcuno che voglia i miei soldi?

Thursday, 17 April 2008

un modo pittoresco con cui uno scrittore esordiente potrebbe, e dico potrebbe, fare una campagna di marketing a basso costo e farsi notare. ma forse ci hanno già pensato.

io dico che un pivello che scrive un libro, e si sà, in italia son più quelli che li scrivono di quelli che li leggono i libri, dicevamo, uno che scrive un libro (per uno intendo proprio te, giovane scrittore senza successo né editore), ecco, tu ad esempio potresti magari stampare la tua “opera” con un servizio a basso costo, anche con lulu, e poi autocomprarti una certa quantità di copie: metti 100.

Con queste 100 copie sottobraccio (mica tutte eh), diciamo un paio, potresti recarti nelle librerie più in centro che trovi, tipo la Feltrinelli che è sempre in centrissimo ma anche la Mondadori va bene, e, senza farti vedere dai commessi (questo è un aspetto chiave, fai attenzione!) infilare qualche copia del tuo libro nella classifica dei più venduti (ma non metterlo in prima posizione che ti scoprirebbero subito, l’8va posizione secondo me è migliore), oppure nel banchetto delle novità o tra i DVD porno, che lì tutti buttano un occhio.

E poi te ne vai.

Riesci a figurarti la faccia della commessa cui arriva un cliente che vuole comprare il tuo libro. Non ha il codice a barre quindi per fare scontrino deve accendere il cervello (e due che hanno letto il titolo del tuo libro li abbiamo già trovati). Non esiste neanche nel gestionale dell’azienda. Panico! Da dove cazzo salta fuori questo libro? Per fortuna tu, giovane scrittore senza successo né editore, hai stampato in terza di copertina il tuo sito web, il tuo indirizzo e il tuo numero di cellulare. Il resto vien da sé …

Se sei fortunato è anche un periodo dove non ci sono orsi polari che si accoppiano o cavalli impotenti, forse forse Studio Aperto si occuperà di te.

(la foto è di brungrrl)



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