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Archive for the ‘cultura’ Category

on the rocks

Wednesday, October 31st, 2007

dopo lunga attesa,

a me paolini su la7 è piaciuto,

per fortuna non ho visto Ferrara,

mi chiedo solo perché lo spettacolo sia nella categoria  “intrattenimento“, io l’avrei messo in “cultura” o “teatro“, hoiboh, non esiste una categoria “cultura” …

CHURCH OF FEAR

Tuesday, September 18th, 2007

quando nel lontano 2005 mi recai a Colonia assieme ad orde di giubilanti giubileatori, tutti assieme per ridere, ballare, discutere e pregare, andai a vedere il museo di …

hei aspetta un momento, cooooooosa? tu sei andato alla Giornata Mondiale della Gioventù? te? ma proprio te che c’hai il blog meglio posizionato su google per morte al papa? naaaaaa, non ci credo!

ebbene si, infedele, ci sono andato alla Giornata Mondiale della Gioventù e ribadisco MORTE AL PAPA. A questo punto credo che questo sia il post adatto per far sloggiare gli scheletri dall’armadio (che adesso viene freddo e ci devo mettere i giubbotti).

Mi spiego quindi: correva l’anno 2005, aggiungi il fatto che ero senza un euro, come tutti gli studenti universitari dopotutto, ma volevo comunque farmi una bella vacanza estera, a questo sommi un leggero inganno (“vuoi venire ad un rave di giovani da tutto il mondo che si ritrovano a Colonia a fare festa, 2 settimane a solo 300 Euro” – “ci sono preti nel mezzo?” – “mah, non mi pare …”), ottieni la mia iscrizione al raduno dei Papa Boys sig, sob, sbuff

Tralascerò, per carità ateo-agnostica e perché ho appena mangiato, di descrivere nel dettaglio il degrado umano che ho potuto ammirare in 2 settimane a diretto contatto con il nemico.

A grandi linee posso elencare 6 avvenimenti-riflessioni tragicomiche utili per rendere il clima e l’atmosfera che circolava a Colonia in quel tempo:

  1. si dormiva in una palestra ed una scuola, ovviamente i maschi in scuola e le femmine in palestra, ben separati;
  2. i papaboys sono usi ad effettuare le abluzioni giornaliere rigorosamente in costume da bagno, i maschi con i comodi boxer e le femmine con i pratici costumi interi (ad un pezzo), ovviamente per abluzione intendo la doccia (non serve ricordare la separazione dei sessi, credo);
  3. al quarto giorno dal nostro arrivo uno spaurito e disorientato papaboys ha chiesto indicazioni sul luogo in cui trovare una toilette, ancora oggi mi chiedo in quali visioni mistiche si incorra con una prolungata privazione delle primarie funzioni corporali;
  4. pare, da miei studi recenti, che i papaboys maschi ignorino l’utilizzo di questo oggetto (e mi perdonerà Duchamp);
  5. pur avendo un pass speciale che rendeva ogni servizio pubblico gratuito (metropolitana, treno, autobus, musei e mostre) i papaboys preferiscono stare in chiesa a pregare invece che visitare i piccoli borghi delle vicinanze come Dusseldorf, Colonia o Bonn;
  6. i papaboys si svegliano presto la mattina per una non meglio identificata messa delle 7.30 (dopo la bestemmia del primo giorno non hanno più osato disturbare il mio quieto riposo);
  7. di tanto in tanto sentono il bisogno di una preghiera o una canzoncina, di certo non sarà il trovarsi in autobus, sul treno o in autogrill, che li potrà fermare.

Tutto questo sproloquio solo per dire che i papaboys sono un branco di disadattati, senza spina dorsale, totalmente disinteressati all’arte e alla cultura e con grandissimi problemi nella sfera emotiva e sessuale?

Certamente no, tutto questo sproloquio serve a presentare degnamente l’artista autore della “Church of Fear”. Opera in esposizione al Museum Ludwig tra un Lichtenstein e un Warhol proprio nei giorni di maggior afflusso degli sfigaboys.

Pronti?

Via; ecco la “Church of Fear” ed il suo ideatore Christoph Schlingensief

Church of fear

ed un piccolo estratto dal sito www.church-of-fear.net:

ARE YOU PLANNING A TERRORIST ACT?

When? Where? Why?

Stand in for your right to personal terror!
Contact us:

holy@church-of-fear.net

Become the ruler over your fear ! Build your own Empire of Fear and wipe out everything and everybody that wants to make use of your fears ! You have the right and you have the power! FEARPOWER!

E che un prete venga a dirmi che parlo male dei giovani cattolici solo perché non li conosco, mavaffanc…

quelli che “ho un invito che mi avanza, se lo volete fatevi sentire (con educazione)”

Tuesday, July 17th, 2007

1. Il buon egon, sempre attentissimo alle nuove tecnologie, ieri o ier l’altro mi ha fatto conoscere il sistema pownce, che, esattamente come twitter, secondo me non serve a un cazzo (ho già la mail se voglio una comunicazione asincrona e la chat se la voglio sincrona e per il resto non rompetemi le palle), unica eccezione devo dire i twitter divertenti (si veda confuso e ratzinger, siamo in attesa di pownce divertenti).

2. Oggi il buon matteo moro copia approfondisce il post di egon su sto pownce.

3. Sia il buon Egon che il buon matteo moro mettono (e si noti l’allitterazione), dicevamo, mettono francescanamente a disposizione dei lettori del loro blog gli inviti aggiuntivi al servizio (ancora in beta).

Perché destano tanto interesse questi tre eventi apparentemente banali?

E infatti non destano nessun interesse, mi diverto solo a notare che quando in ballo ci sono degli inviti, forzatamente esclusivi e rarissimi, sennò che inviti sono, il tono dei commenti/richieste-di-lo-voglio-anche-io-che-sono-figo-come-voi-eccheccazzo è sospettosamente educato.

Lore scrive:

Ciao, ti avanza un invito?
Grazie comunque! :)

già, avete capito bene, “Grazie comunque“, ma andiamo avanti.

CapoBecchino sviolina così:

Salve carissimo io vorrei un invito per pownce se ti avanzano .. :) altrimenti grazie lo stesso :D

carissimo? vorrei? grazie lo stesso? [faccina che sorride]?

Onde evitare questo contagioso, nonché pericoloso, dilagare di buone maniere, storicamente estranee alla società moderna (sopratutto quella automunita) e avversate, a ragion veduta, sia dal singolo che dai gruppi organizzati, ho deciso che richiederò, utilizzando pessime maniere, i miei inviti a pownce (il fatto che sia già iscritto al sistema e abbia anche 6 inviti, che non diffonderò, è del tutto trascurabile, qui si tratta di una battaglia morale, o si fa l’italia o si muore, ecco).

UPDATE: addì 17 luglio 2007, ore 16.45 – il dado è tratto (ovvero missione compiuta)

premio strega, preferisco ancora il liquore

Friday, July 6th, 2007

Quest’anno è andata così (i cinque finalisti con il vincitore):

  1. Come Dio Comanda (Mondadori) di Niccolò Ammaniti (Vincitore 2007, e premiato da me con un link per l’acquisto:)
  2. I giorni innocenti della guerra (Bompiani) di Mario Fortunato
  3. Il profumo della neve (Newton Compton) di Franco Matteucci
  4. Le stagioni dell’acqua (Longanesi) di Laura Bosio
  5. Mal di pietre (Nottetempo) di Milena Agus

mentre lo scorso anno tra gli undici la spuntò Veronesi:

  1. Caos calmo (Bompiani) di Sandro Veronesi (Vincitore 2006)
  2. L’abito da sposa (Garzanti) di Massimo Cacciapuoti
  3. Cronache dalla città dei crolli (Avagliano) di Sergio De Santis
  4. L’imitatore di corvi (Feltrinelli) di Francesco Fontana
  5. Pugni (Sellerio) di Pietro Grossi
  6. Certi giorni sono felice (peQuod) di Lucrezia Lerro
  7. Cronache dal paesaggio (Gremese) di Giuseppe Manfridi
  8. L’amante proibita (Newton Compton) di Massimiliano Palmese
  9. La stanza di Garibaldi (Manni) di Claudia Patuzzi
  10. La ragazza del secolo scorso (Einaudi) di Rossana Rossanda
  11. Sole & baleno (Il Foglio) di Wilson Saba

devo essere onesto, non ho mai letto neanche uno di questi (16) libri (e tra i 61 vincitori mi è capitato di leggere solo “il nome della rosa” scoprendo adesso che è uno “strega winner”). Non so il perché di questo, forse perché, di questi libri, nessuno me ne ha mai parlato, ne bene ne male si intende, e senza pulce nell’orecchio non sono libri che ti vai a comprare, col rischio poi che siano un pacco.

Forse perché senza lo “strega” non saprei neanche dell’esistenza degli stessi (ma Veronesi è il medico?) e, come sopra, se la pulce nell’orecchio è generalista non va bene. Io voglio un libro espressamente consigliato a me e devo essere quasi sicuro che mi piaccia.

Forse proprio a causa dello “strega” che aggiunge a questi lavori un’aura di élite, di nicchia, di quelle cose che dici “si sarà anche bello ma alla fine 2 palle, che sta gente che vota vuole farsi vedere intellettuale e sceglie sempre il più noioso, e però a casa si legge Bergonzoni“.

Il liquore invece è ottimo, strega.

Se interessati qui il regolamento del premio e altre informazioni dell’edizione 2007.

Il paese dell’antiscienza e dell’antibirra

Thursday, June 14th, 2007

per iniziare due segnalazioni a matriosca:

questa sullo stato delle cose (scientifiche) e, visto che viene citato il matematico, ne approfitto per segnalare il suo ultimo saggio saggio (che ho appena finito di leggere).

Questo passo dell’articolo “gli scienziati-ectoplasmi non sanno fare lobby” è in disaccordo con l’opinione di Di Trocchio secondo cui gli scienziati facciano sì lobby, ma con gli obiettivi sbagliati (non sono uno scienziato, ancora ;) , per cui non mi sbilancio su chi abbia ragione), per il resto mi sento di condividere le riflessioni proposte.

Per terminare, ecco il momento della birra, della fu festa della birra R.I.P.

E mi raccomando se non gioco allora mi riporto il pallone a casa e non giocate neanche voi, e voglio pure fare l’attaccante.

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