This website is now static html, I have no time to write anything and Wordpress has more security holes than a Swiss cheese, and so the migthy wget -m replaced the ugly php. For sure there will be problems with this new version, but that is life.
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Se vuoi essere alla moda ed avere un blog tutto tuo mi permetto di consigliarti dreamhost, se usi il codice DAT hai pure lo sconto (dettagli).

Archive for the ‘blog’ Category

PageRank: vendo – compro – perdo

Monday, August 20th, 2007

Il PageRank è un fattore che i webmaster solitamente prendono in seria considerazione come se si trattasse di un verdetto fondamentale espresso da Google in merito al proprio sito web. In realtà le cose sono diverse e l’importanza del PageRank soprattutto in funzione del posizionamento sta scemando in modo progressivo ormai da oltre un anno a questa parte.
(Stefano Mc Vey su wmtools.com)

Negli ultimi giorni ha fatto notizia la vendita di alcuni link da parte di un noto blogger che usa il 4 al posto della A. Nell’annuncio pubblicitario viene esposto il pagerank di google come attributo a valore aggiunto per convincere possibili acquirenti (vedasi immagine):
Offerta page rank

questo non è ovviamente un caso isolato, c’è chi ti assume se dimostri di aver portato un qualsiasi sito al livello 4 di PR (vedasi ulteriore immagine):

Lavorare con il PR

(fonte eures)

tralasciando il fatto che anche il semplice calcolo del valore attuale di PR di un sito è tutt’altro che banale (a tal proposito si veda Aggiornamento del PageRank e quello che dovremmo imparare dal PageRank) mi stavo chiedendo quanto sia opportuno e legittimo un comportamento del genere.

Sull’opportunità si potrebbe discutere a lungo senza mai venire a capo della faccenda; certamente per chi vende (e ha un PR alto) è un’ottimo modo per farsi pagare di più (rispetto a chi ha un PR basso), chi compra invece potrebbe trovarsi deluso (o anche no).

Sulla legittimità invece ho dei dubbi, bisognerebbe leggersi le clausole dei vari contratti e termini di utilizzo di Google, e anche se non esplicitamente vietato, la vendita di PR (a mio parere) assomiglia molto alla vendita delle indulgenze (si vende qualcosa che, in fin dei conti e nel migliore dei casi, non si possiede). E’ un po’ come se al mare ti vendessero il sole che prendi stando in spiaggia e non già l’uso ombrellone e sdraio, e se piove? Se piove sono guai.

Questa pratica di utilizzare il PR quasi come unico valore di riferimento per calcolare l’importanza o la qualità di un sito internet è sicuramente pericolosissima perché dà a Google un potere di vita e di morte su ogni sito web (o per essere più precisi: aumenta il già vasto potere della grande G). Neanche a dirlo ci sono pure vittime illustri (in verità non necessariamente collegate al PR in sè). Non è più vecchia di qualche giorno, infatti, la notizia del pollice verso di Google nei confronti di masternewmedia. Una defenestrazione che causa circa 10.000 visite in meno al giorno per il sito di Robin Good.

Ora non dico di boicottare Google (sempre onore a chi ha messo ordine al web), dico solo che dovremmo fregarcene un pò di più del PR e, invece che inseguire alla follia gli scambi link, magari curare meglio gli altri aspetti di un sito internet (quali? beh codice sorgente, usabilità, accessibilità, qualità dei contenuti, numero di donne nude per pagina, …).

Approfondimenti:
- come è andata a finire per Robin Good?
- il Masetti sul problema più ampio della net neutrality
- anche la BMW ha avuto i suoi grattacapi
- controlla se il tuo sito è bannato da Google
- se ancora non lo è, evitalo

UPDATE: vale la pena anche di leggersi il post di MCC sull’argomento e sopratutto il commento numero 9 di Pierluigi Ruotolo (ma dove cazzo è il permalink dei commenti?)

è agosto quindi post compresso.tar.bz2

Thursday, August 16th, 2007

mi dimenticavo quasi di:

  • fare le congratulazioni all’ex sistemista del laboratorio di informatica dell’università di udine per la sua apparizione sonora su Radio2;
  • autocelebrare l’ottima posizione di questo blog in Google per i termini “morte al papa
    morte al papa
  • rendermi conto che cerebrale è una delle possibili permutazioni di celebrare (senza capire l’utilità di questa scoperta, molto più utile è la coppia palindroma enoteca – acetone oppure l’anagramma Codroipo – Porco Dio);
  • notare come quelli di maxim pecchino di fantasia nel non immaginare che i joystick possono tranquillamente essere usati come sex toys, il viceversa invece è meno probabile.

ho come l’impressione …

Tuesday, August 14th, 2007

… che dalle parti di blogbabel un database sia andato a puttane più di Mele

blogbabeldb.png

(http://it.blogbabel.com/metrics/blog/dat/)

venghino signori venghino

Tuesday, August 14th, 2007

leggo tante cose interessanti in questa serata agostana, vendere si, vendere no, vendere boh

ma vendere cosa?

uh

link a quanto pare, beh utilissimi, oggigiorno come fare a meno di un paio di comodi link, ad un prezzo così modico poi, 550 euro annui, quasi quasi me ne compro 2, ma si, hai visto mai che uno si rompe mentre me lo porto a casa

che poi il blog è come casa tua dico io, che dentro ci fai quello che ti pare, anche condire l’insalata con le unghie dei piedi mentre mescoli il budino con l’uccello, io però il mio divano non lo affitterei mai a nessuno, pensa se ci scrivesse “sw4n è un figlio di xxx” sopra, chi la sente poi la mamma

detto questo volevo dirvi che questo blog è in vendita, per soli 5.500 euro te lo stampo tutto, dump del database compreso, e te lo spedisco a casa con rilegatura in copertina rigida qualità oro (nel pacco riceverai anche un simpatico omaggio a scelta tra: unghie da condimento, un set completo di link da giardinaggio, un budino fatto in casa), affrettatevi ancora 19 pezzi disponibili …

Risultati delle ricerche “sporcati” dai blog, non va mica bene sai (lo dice anche Mantellini)

Tuesday, August 7th, 2007

Prendo spunto dal post di Mantellini in merito alla ormai evidente difficoltà nel reperire, usando google, un certo tipo di informazioni, chiamiamole “statiche”, per alcune riflessioni.

Credo che tutti, a questo punto del web 2.0, si siano accorti di come Google non funzioni più come una volta. A voler essere pignoli, a cambiare è stato il web in sè e le dinamiche di diffusione delle informazioni sul web (blog, forum, siti di news).

Ai miei tempi, come avessi cent’anni, i siti erano molti meno e le informazioni risiedevano in paginette (spesso html statico) che cambiavano rarissimamente. Era quindi facile cercare un dato argomento, atterrare in una di queste pagine eterne, e trovare tutte o quasi le informazioni necessarie. Se cercavi “Cosimo Mele” con un motore di ricerca molto probabilmente al primo posto ti veniva presentata la biografia ufficiale del politico (magari con ultimo aggiornamento di 2 anni prima).

Oggi si da grande spazio ai blog (o forse lo spazio se lo sono preso loro di forza) e ai siti di notizie con il risultato che, cercando sempre “Cosimo Mele“, non trovi altro che pagine e pagine di quotidiani on-line, tutte sull’ultimo evento-gossip. Si può certo affermare che il web 2.0 con i suoi blog e la sua caterva di news sta letteralmente oscurando il buon vecchio web 1.0 che, come si dice sempre per gli anziani, può ancora essere utile, se messo alla prova.

E Google che fa, dorme?

Proprio no ed infatti se date un occhiata al progetto, sempre di Google, http://www.searchmash.com e provate a cercare per l’ultima volta sto benedetto “Cosimo Mele“, sulla destra troverete un bel menu per ricerche specifiche:

SearchMash

si può scegliere tra immagini, video, blog e wikipedia, purtroppo manca ancora la voce “news”. Tutti i siti di agenzie di stampa (ansa, adnkronos, …) e quotidiani (il corriere, la stampa, repubblica, …) dovrebbero, a mio giudizio, risiedere in questa categoria ed essere eliminati dalle “web pages”. Comunque la possibilità di dare del feedback è a portata di click ;)

Se devo spendere i miei due centesimi per un’idea avrei studiato l’interfaccia più o meno così:

google dopato

giusto per lasciarmi la possibilità di scegliere tra che categorie effettuare la ricerca e poter ottenere dei risultati “misti”.

Poi forse sono un nostalgico, ma a me piaceva di più usare google sul web 1.0 …

UPDATE 9 agosto: anche luca chittaro (o chi per lui) in questi giorni si è interessato all’interfaccia di google (lettura semplice e interessante).

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