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dopo 6 mesi, alcune statistiche e le immancabili riflessioni

Di statistiche 2.0 ne abbiamo lette fino alla nausea, no? Ecco una rinfrescata qui qui qui e qui.

Io, ovviamente, non le ho lette tutte e forse per questo o forse per la serata afosa mi butto a capofitto nelle statistiche dei miei blog. Come direbbe Queneau: “è solo un esercizio di stile“.

I blog in questione sono questo (nel senso di quello che stai leggendo) e questo (nel senso di “quello cui arrivi cliccando sul link”). Alcuni dati per gradire (dal 01/01/07 a ieri):

  dat.perdomani.net archeoblog.perdomani.net
Posizione Blogbabel 1054 1779
Posizione Wikio 6012 2320
Posizione BlogItalia 1738 4356
Visitatori 4,479 10,085
Pagine viste 7,420 20,376
Numero di post 78 215
Numero di commenti 148 53

Il blog personale (dat.perdomani.net) è principalmente un blog di cazzeggio, un’espressione verbosa del mio pensiero, insomma è pieno di cagate.

Il blog archeologico (archeoblog.perdomani.net) è un blog serio e, come i più attenti avranno forse già intuito, il leit motif è l’archeologia.

Alcune considerazioni:

  1. i dati sono pochi ma non per questo poco rappresentativi;
  2. la classifica di wikio fa cagare;
  3. il blog personale, pur avendo meno della metà dei visitatori e quasi un terzo in meno di post rispetto al blog archeologico, produce il triplo dei commenti;
  4. un visitatore guarda in media 2 pagine (in questo i blog sono quasi alla pari).

A mio insindacabile giudizio il dato interessante è la partecipatività degli utenti, buona quando si tratta di amici (informatici e non) e blogger (non vedo come non potrebbe essere così), assolutamente nulla o totalmente confusa quando si parla di umanisti (leggi: lettori del blog archeologico). A sostegno della mia tesi posso citare due eventi quantomeno curiosi avvenuti su archeoblog:

  1. una carissima persona, archeologo ed insegnante di archeologia sperimentale, di punto in bianco ha deciso che il posto adatto per segnalare i suoi seminari era quello di utilizzare aleatoriamente i commenti ai post e alle pagine (chi usa wordpress conosce la differenza) e non il più logico indirizzo e-mail o l’iscrizione+pubblicazione di un post;
  2. un utente come commento ad un post su Nefertiti chiede informazioni sulla scoperta di Troia.

Ora, il web2.0 sarà anche fichissimo, avantissimo, comunicativissimo e tutto ciò che finisce in -issimo ma, o regalate la parte abitata della rete a più italiani possibile o vi rendete conto che al web 2.0 non corrisponde un utente 2.0 (e neanche 1.0 a dire il vero). Poi alle prossime elezioni non venitemi a dire che non vi avevo avvisato …

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