salutista
il January 30th, 2008 da datTanto per lanciare un provocazione: penso che in uno stato meritocratico se hai un tumore ai polmoni e continui a fumare debbano smettere di curarti, almeno devono smettere di farlo con i soldi pubblici. (http://davidebocci.net/2008/01/30/pensavo-peggio)
Questa è una cosa che penso da sempre. L’unico problema è dimostrare, oltre ogni ragionevole dubbio, che sussiste una relazione di causa – effetto tra il fumo e la malattia.
Niente di impossibile, basterebbe una commissione medica giudicante che, preso in esame ogni singolo caso, valuti probabilisticamente la percentuale di “colpa” che il fumo ha avuto nell’insorgere del malanno. Quella stessa percentuale servirebbe per il calcolo delle spese a carico del paziente.
E non solo il fumo, l’intero stile di vita del soggetto (alimentazione, sport, …) andrebbe preso in considerazione. In pratica se sei obeso, fumi, bevi, ti droghi, vai a letto tardi, non fai attività fisica o ti metti le dita nel naso, beh, son cazzi tuoi se ti ammali …
Io non dicevo esattamento questo: dicevo che ognuno è libero di fare ciò che vuole della sua vita e se la sua salute si danneggiasse in uno stato assistenziale come quello Italiano, sarebbe doveroso curarlo… doveroso se il malato ha capito la lezione: se continui a sbagliare lo fai a tue spese
non vedo differenza tra il “continuare a sbagliare” e “sbagliare”, il fumo fa male, si sa e questo basta IMHO
ne parlammo animatamenta anche da me, tempo fa, ma non ricordo come finì…
nel dubbio avavo ragione io.
AH, la penso come te.
Se uno si rompe una gamba andando a correre?
Si potrebbe dire che la corsa è un attività sportiva a rischio, cioè, vale il detto “chi non fa, non sbaglia”.
Secondo me, molto meglio curare tutti, in fin dei conti l’uomo è un animale sociale.
@Qualsiasi
la differenza tra comportamento altamente dannoso (fumare) e rischio accidentale/casuale è abbastanza netta