tornare è un po’ morire
Friday, August 31st, 2007bel viaggio, umbria prima, abruzzo poi
UMBRIA
spello, assisi, perugia, bevagna, montefalco tutte belle cittadine, molto storiche, molto culturali, molto cibo, buon vino, tanti turisti.
Mi permetto di segnalare al capo dell’Umbria alcune note dolenti:
- su tutta la regione la segnaletica verticale e orizzontale in alcuni punti è carente, in altri è imbarazzante (non tutti vogliono andare a vedere sto cazzo di san francesco ad assisi, c’è chi vuole andare all’ipogeo dei volumni);
- a bevagna è impossibile cenare alle 10 di sera;
- ad assisi ci sono troppi rottinculo, ma veramente troppi, ne è infestata, piena sia di idioti vestiti da bambini sia di quelli, e sono la specie peggiore, vestiti in gonna;
- a spello e montefalco ci sono troppe salite e poche discese (che poi uno non ha neanche cenato e gli viene un calo di zuccheri).
ABRUZZO
sulmona, l’aquila, peltuinum, pacentro, la piana delle 5 miglia, roccaraso tutte belle cittadine, molto storiche, molto culturali, molto cibo, buon vino, pochi turisti.
Mi permetto di segnalare al capo dell’Abruzzo alcune note dolenti:
- ma i turisti vi fanno proprio cagare? Basta saperlo, così non mi aspetto segnaletica stradale decente, cassette postali per inviare le cartoline, info point aperti, assenza di buche nelle strade …
CASA
torno e scopro che cecchi paone è “bacato da un punto di vista logico“, i cattolici fanno le vittime e vedono un disegno oscuro dietro ad ogni oggetto (cosa dovrei dire io delle campane allora?) e noto che sulla rete impazza un nuovo documentario. E dire che avevo la remota speranza che il mondo andasse avanti (avanti nell’accezione di “progresso”) anche senza di me.