Parlo in spagnolo a Dio, in italiano alle donne, in francese agli uomini, e in tedesco al mio cavallo. (Carlo V d’Asburgo)
il September 8th, 2007 da datIn fin dei conti lo so di non essere una donna ma non lasciatevi trarre in inganno da questo dettaglio, pur non essendo una donna, su questo blog cerco di scrivere in italiano corrente e corretto (spesso non riuscendoci). Sarebbe altresì gradito che chi commenta si sforzi a non commettere errori. Non si chiede di raggiungere livelli aulici da accademici della crusca oppure da antilingua, ci si accontenta di avere un soggetto ed un verbo in ogni frase.
Dico tutto questo perché mi sono appena divertito a chiedere a persone che conoscono la lingua italiana meglio di me di analizzare il seguente commento:
Ottimo tentativo di fare del sarcasmo quando non è fattibile.
Io penso di aver scritto in italiano, se poi tu sei un polacco che non capisce il senso di cosa voglio scrivere.Ho semplicemente detto che la televisione trash di oggi, fatta di isole dei famosi, grandi fratelli e buone domeniche mi sta sul cacchio.
Non ti sei mai visto il tuo blog? Io non lo mai visto ma su’ “Dat gustibus” ci sarebbe da parlare!
Uffa mi hai messo al livello di S.A. e questo non telo posso perdonare
Analizziamo
La frase “se poi tu sei un polacco” fino a “scrivere” manca di corretto segno di interpunzione: dovrebbe terminare o con il punto esclamativo (che da un senso secco e reciso all’affermazione), oppure con i puntiti di sospensione (che, come dice il nome stesso, lasciano retoricamente in sospeso un giudizio, indicato implicitamente da “se poi“, che non si vuole affermare direttamente).
Dopo “buone domeniche“, che conclude un periodo subordinato, ci andrebbe la virgola perché si ritorna alla frase principale.
La frase “non ti sei mai visto il tuo blog” non è propriamente scorretta infatti è generalmente utilizzata in linguaggio da tamarri; ti faccio notare che “tamarro” deriva da una storpiatura di una parola araba che significa “venditor di datteri”; non penso che in passato un venditore di datteri avesse piena padronanza della lingua che parlava, e tuttavia si può rilevare che: “non ti sei mai visto” implica un riferimento diretto a colui di cui si parla con l’intenzione di far concentrare l’attenzione direttamente su un qualche attributo del soggetto in questione: dire “non ti
sei mai visto” è come dire “non ti sei mai sentito…”, ecc., e si riferisce solo e solamente a “tu”, quindi la seconda parte della frase (in cui si parla del tuo blog) non è concettualmente in linea con la prima parte, infatti il tuo blog non è una cosa che riguarda direttamente (o immediatamente) te. Corretto sarebbe stato “non hai mai visto…”, oppure “non ti sei mai curato di vedere…”. Questo che scrive “non si è mai sentito quando parla?”.
“Io non lo mai visto” credo sia un semplice errore di battitura; manca “ho”.
“Su’ “Dat gustibus“. Qui le cose si fanno serie: su’ si usa solo e solamente come esortazione, come nel caso di: “su’, che ce la fai!”. Ma nel caso della nostra frase è assolutamente un errore: si deve dire “su”. Anche “telo“, alla fine credo sia un semplice errore di battitura, del tutto
trascurabile.
Sinceramente, nella mia somma ignoranza, credevo che di errori ne saltassero fuori a iosa (sicuramente molti di più di quelli segnalati), devo ammettere che anche oggi ho imparato qualcosa di nuovo.
che poi se ti pare di scrivere mica tanto bene lo puoi anche fare che nessuno ti dice niente, che in pratica lo fa anche eio di tanto in tanto, però si che ci deve essere un motivo, se ci scrivi male in italiano dico
(adesso devo scegliere, per par condicio, un mio post da far correggere, idee?)
hai ragione. quando ho riletto quel post mi son accorto che non stava insieme. sai cos’è? è l’urgenza. per quanto possa esser futile argomento, quella mattina avevo l’urgenza di scrivere quella roba. e poi quando l’urgenza è passata, mi son accorto che era tutto sconnesso. un po’ come quando scrivi da ubriaco e rileggi la mattina dopo.
purtroppo non capita raramente
ciao
Qualcuno ha già avvisato l’interessato?
@eio
devi però presupporre, per la mattina dopo, una certa sobrietà
@Gervaso
non ne vedo il motivo, tu lo vedi?